In occasione del 93° anniversario del genocidio il Consiglio per la comunità armena di Roma ha promosso la Campagna di sensibilizzazione “Una tragedia che non ha parole” con la pubblicazione di un manifesto in memoria delle vittime del Metz Yeghern.
Si tratta di una campagna unica nel suo genere che prevede oltre che alla pubblicazione del manifesto su alcuni quotidiani (free press ed a pagamento) anche la trasmissione, in formato spot, sui mezzi pubblici provvisti di video.
Lo spot è in programmazione sia sul Canale Moby Tv Metro sia sul canale Columbus (per gli autobus) già dall’ 11 aprile e fino al 30 aprile, con 150 passaggi giornalieri (il palinsesto di programmazione dura circa 6 minuti).
L’iniziativa riguarda 900 autobus a Roma, la linea A della metropolitana romana e sarà esteso anche alle città di Milano (20 autobus), Siena (20 autobus), Firenze (60 autobus) e Bari (70 autobus).
Il manifesto reca la dicitura "24 aprile 2008 - 93° anniversario del genocidio armeno: un tragedia che non ha parole" stampata sullo sfondo di un primo piano di un uomo con la bocca cucita ed è un chiaro riferimento al silenzio che per lunghi anni ha caratterizzato l'immane tragedia che subì il popolo armeno agli albori del XX secolo e che la sottocommissione dei diritti dell'uomo dell'ONU aveva definito nel 1973 «il primo genocidio del XX secolo».
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma”, sempre attento, vigile e sensibile alla salvaguardia della memoria del "Metz Yeghern" (Grande Male) e avverso ad ogni sorta di negazionismo, vuole con questo manifesto sensibilizzare l'opinione pubblica ed in particolare le giovani generazioni perché tragedie simili non accadano mai più e affinché la memoria di un milione e mezzo di armeni non sia calpestata in nome di biechi interessi politici od economici. Nella prospettiva di adesione della Turchia all'Unione Europea pensiamo sia giusto, utile e indispensabile che Ankara faccia i conti con il proprio passato, così come fece la Germania con grande coraggio e onestà.
Il “Consiglio per la comunità armena di Roma” si sente vicino a tutti quegli intellettuali turchi come il Premio Nobel Pamuk, la scrittrice Shafak, lo storico Akcam e tanti altri che, a rischio della propria incolumità, sono coinvolti, da qualche tempo, in una battaglia a favore della verità scomoda che contrasta la "verità" imposta dallo Stato.
24 aprile 2008 "Una tragedia che non ha parole"
Per non dimenticare e sperare ancora in un mondo migliore.
Fonte: http://www.comunitaarmena.it/comunicati/CAMPAGNA%2024%20APRILE%202008.html
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